Fu sull'onda di una pubblica sottoscrizione che Bergamo volle ricordare ed onorare con questo monumento il re artefice dell'unità d'Italia.
Figlio del grande Carlo Alberto, Vittorio Emanuele II gli successe in un momento storico estremamente difficile: era il 23 marzo 1849.
Sin dall'indomani il nuovo re assunse però con decisione il ruolo di garante delle libertà costituzionali, strenuamente difese contro Radetsky nell'incontro di Vignate e quindi solennemente ribadite con il proclama di Moncalieri.
Affrontò quindi vittoriosamente la seconda e la terza guerra d'indipendenza, affiancato da un primo ministro accorto come Camillo Benso conte di Cavour, riuscendo infine, nel 1861, a realizzare il sogno sabaudo di un regno italiano. Vittorio Emanuele II morì nel 1878.
L'imponente e pregevole monumento, inaugurato con grande solennità il 22 ottobre 1884, è opera degli scultori Luigi Pagani e Francesco Barzaghi.
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