Ricostruita nell'Ottocento da Ferdinando Crivelli sulla base di un precedente edificio, la chiesa di Sant'Andrea conserva notevoli pale d'altare opera di Andrea Previtali, Moretto, Jacopo Palma il Giovane e altri.
La chiesa viene costruita a partire dal 1837 su progetto di Ferdinando Crivelli, sulla base dei resti di una basilica cimiteriale preesistente. L'intervento del Crivelli fu radicale e comportò l'intera riedificazione dell'edificio in stile neoclassico. I lavori terminarono nel 1847 con la ricollocazione dalle tele già presenti nella precedente chiesa.
Unicamente a questa chiesa è legato il culto di sant'Eusebia di Bergamo e dei santi Domno e Domneone, tre santi in realtà mai esistiti, la cui venerazione è dovuta a un errore di interpretazione dell'iscrizione rinvenuta assieme ai corpi nel 1401, sotto l'altare maggiore.
La chiesa, di impronta neoclassica, presenta una facciata molto semplice e spoglia. L'interno si sviluppa su una pianta a tre navate con cupola e abside di fondo. L'edificio si sviluppa su due livelli: quello inferiore è adibito a teatro, mentre la chiesa è posta su quello superiore.
Nella chiesa si conservano notevoli opere d'arte: una Deposizione di Cristo, di Andrea Previtali, la Madonna in trono col Bambino tra i santi Eusebia, Andrea, Domno e Domneone, dipinta tra il 1536 e il 1537 dal Moretto e una Natività di Giovanni Paolo Cavagna. Altre opere pittoriche sono di Jacopo Palma il Giovane, Enea Salmeggia, Gian Giacomo Barbelli e del Padovanino.
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