Il museo si trova nel palazzo medievale del Capitano del Popolo, posto di fronte alla Pieve di Santa Maria, che fu abitazione dello stesso Bruschi. L'edificio risale al XIII secolo; nel Trecento era di proprietà della famiglia Camaiani; nel Quattrocento di proprietà del governo della città. Fu sede della zecca, della Parte Guelfa di Arezzo e forse del Capitano di Giustizia. Danneggiato nel corso della seconda guerra mondiale, fu restaurato negli anni Sessanta dal Bruschi e recentemente a cura di Banca Etruria in vista della apertura come museo.
Ospita la collezione dell'antiquario aretino Ivan Bruschi, inventore e animatore della Fiera Antiquaria di Arezzo. Alla sua morte, nel 1996, è stata istituita la Fondazione Bruschi, amministrata da Banca Etruria , con la finalità sociale di diffondere la cultura antiquariale nel territorio di Arezzo. Il percorso espositivo documenta gli interessi eclettici del Bruschi con materiale che spazia dalla preistoria al Novecento e che include anche raccolte di origine extraeuropea.
Le collezioni si sono formate a partire dagli anni Sessanta del Novecento per acquisto successivo di precedenti nuclei collezionistici e di opere singole sul mercato antiquario, sia in luoghi vicini che lontani da Arezzo.
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