Il Decumano Massimo (attuali vie Porta Pretoria, De Tillier e Aubert) collegava la Porta Praetoria all'uscita occidentale della città romana: Porta Decumana. Da qui iniziava la strada che portava alle Alpi Graie (colle del Piccolo San Bernardo).
A doppia cortina e a tre passaggi fiancheggiati da torri, questa porta venne riadattata e rimase in uso per tutto il medioevo e l’eta moderna. collegava la Porta Praetoria all’uscita occidentale della citta romana: la Porta Decumana. Da qui si dipartiva la via che conduceva all’Alpis Graia (colle del Era conosciuta sotto il nome di Porta Friour, del Plot, di Saint-Genis, di Savoie e di Boczana, ma il nome piu frequente era quello di Vaudane (da Vaudagna = Valdigne).
La porta perdurò fino al 1812, anno in cui venne demolita per ordine del prefetto del Dipartimento della Dora, in vista del risanamento del quartiere e dell’allargamento della strada. I risultati di una serie di campagne di scavo condotte in quest’area tra il 1988 e il 1991, in concomitanza con la ristrutturazione dell’ex Ospizio di Carita per la realizzazione della nuova Biblioteca Regionale, hanno permesso di delineare la fisionomia originaria della porta.
La torre situata sul lato nord dell’attuale via Aubert è ancora conservata per un’altezza considerevole, quella meridionale, invece, quasi interamente rasata a livello delle fondazioni, è visibile nei locali interrati della Biblioteca Regionale. Gli scavi hanno riportato alla luce anche un tratto del basolato del decumanus maximus e parte di una cloaca.
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