Via dell’Inferno era l’arteria principale del ghetto, verso la quale confluiva un intreccio di piccole strade: via de' Giudei (un tempo via San Marco e poi via delle due Torri), via Canonica (un tempo via Canonica San Donato), vicolo di San Giobbe, vicolo Mandria, via del Carro e via Valdonica.
Una vasta area, dunque, chiusa da due cancelli: il primo si trovava all’imbocco di via de' Giudei; il secondo nell’attuale via Oberdan (un tempo via Cavaliera), in corrispondenza dell’arcone che dà su vicolo Mandria. La toponomastica richiama antiche chiese (San Giobbe, San Simone) o facili concetti (via de’ Giudei, via Canonica).
Alcune etimologie sono ancora oggetto di discussione (via Valdonica, vicolo Luretta, via del Carro). Via dell’Inferno forse rimanda alle caratteristiche di una strada buia o mal frequentata.
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