La chiesa, con l'annesso complesso parrocchiale, sorge al di fuori delle mura cittadine, all'interno dell'area anticamente denominata Tauresio e, successivamente, Borgo Adriano, dal nome della porta che si trova nei pressi dell'edificio.
Già nel 1120, esisteva un luogo di culto dedicato a san Biagio di Sebaste, sul quale insisteva una delle più antiche parrocchie ravennati; questo era situato in località Torrazze, più a sud rispetto alla collocazione della chiesa attuale e non lontana dal Borgo Adriano. Per agevolare la partecipazione della popolazione del borgo, l'arcivescovo di Ravenna Cristoforo Boncompagni ordinò nel 1571 la demolizione dell'edificio e la costruzione di una nuova chiesa nel centro del quartiere; sede di parrocchia dal 1591, venne terminata soltanto nel 1604, anno in cui venne consacrata.
La chiesa venne chiusa al culto il 24 marzo 1835 poiché fatiscente e successivamente venne demolita. Il 1 agosto 1838 cominciarono i lavori per la costruzione di una nuova sulle fondamenta di quella seicentesca; essi furono possibili anche grazie alle ingenti donazioni del conte Gabriele Rasponi Gonfalonieri di Ravenna e di altri magistrati, che con questo gesto vollero congratularsi con l'arcivescovo Chiarissimo Falconieri Mellini per la sua elevazione alla dignità cardinalizia da papa Gregorio XVI nel 1838. La chiesa, completa nella struttura ma priva di apparato decorativo, venne consacrata il 27 settembre 1840.
Durante la seconda guerra mondiale, una bomba danneggiò il campanile, che perse l'orologio; in occasione dei lavori di restauro, venne modificata la facciata, con l'apertura di un rosone circolare neoromanico in luogo dell'originaria finestra a lunetta. Nel 1974 venne realizzato il nuovo presbiterio, con arredi in conglomerato cementizio in stile moderno, mentre nel 1976 venne costruito l'organo a canne, successivamente ampliato.
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