Menzionata già nell'839, la chiesa fu totalmente ricostruita agli inizi del XIII secolo con struttura a tre navate su pilastri, con capitelli e abside, in muratura a conci di pietra squadrati alternati a filari di calcare bianco.
Nel corso del Trecento la chiesa venne arricchita da altari, affreschi e tavole dipinte. Per l'altare dei Santi Jacopo e Filippo, Spinello Aretino dipinse il polittico diviso ora tra la Galleria Nazionale di Parma e una collezione privata di Città del Messico.
Dalla chiesa viene anche una statua lignea raffigurante Sant'Ansano, riferita a Jacopo della Quercia, conservata presso la Curia arcivescovile.
La chiesa è oggi chiusa al culto e utilizzata come sede per associazioni giovanili.
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