È il museo più antico della città, voluto dal barone Ettore Pomarici-Santomasi nella sua dimora seicentesca e distribuito su tre superfici. In un vano a piano terra si ammirano i fantastici affreschi del dodicesimo secolo asportati negli anni cinquanta del secolo scorso dalla chiesa rupestre di San Vito. Al primo piano si conserva l’appartamento barocco originale del barone e una ricca biblioteca. Al secondo piano si trovano la sezione archeologica con reperti di varia natura provenienti da lunghe e faticose campagne di scavo effettuate nei secoli sul pianoro della collina di Botromagno e sul ciglio del burrone, una sezione di numismatica e una pinacoteca con tele di pregio tra cui un San Sebastiano del 1599 di Ludovico Carracci, una Madonna con Bambino e Gesù tra i dottori di Francesco Guarini.
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